Magic floating garden from Maison&Objet 2016
Quest’anno non faremo il recap di tutte le cose viste a Maison&Objet perché i vari Elle Décor e simili lo fanno già e non vogliamo annoiarvi.
C’è però un’installazione in particolare che ci è piaciuta moltissimo, qualcosa che va oltre il design e diventa arte pura.
Il FLOATING FLOWER GARDEN SPACE del collettivo giapponese Team Lab è una vera esperienza sensoriale: si entra in uno spazio completamente bianco, una bolla, dove 2300 fiori coloratissimi sono sospesi al soffitto dalle radici ad altezze diverse. Un vero e proprio giardino fluttuante nel quale passeggiare cullati da una bellissima musica.
“FLOWER AND I ARE OF THE SAME ROOT, THE GARDEN AND I ARE ONE” così recita il titolo dell’installazione, cioè tradotto “I fiori ed io abbiamo le stesse radici, il giardino ed io siamo una cosa sola” ed è così, la sensazione è assolutamente unica e molto intensa. Oltre alla vista, anche l’olfatto ed il tatto vengono coinvolti ed è interessante come passeggiando in questo paesaggio così insolito, ci si ritrovi a guardare i fiori non solo come “oggetti” ma piuttosto come qualcosa di vivo e con cui interagire.
Il video qui sotto per farvi capire di che si tratta 🙂
#MIA-LOVES OF THE WEEK
Dalla foto capite senza troppe spiegazioni perché valga la pena seguire questo profilo Instagram. Vincent Darré è un tipo troppo figo, un signore a dir poco sofisticato ed elegante che viene dalla moda – quella vera – e che a metà della sua carriera ha capito di poter osare e sfogare molto di più la sua eccentrica ed unica creatività nel mondo dell’ interior.
Oltre al profilo instagram, vale la pena documentarsi su tutto il suo “universo” facendo un salto alla Maison Darré quando capiterete a Parigi o leggendovi le mille interviste che ha rilasciato.
SEE: TOM AT THE FARM by Xavier Dolan
Abbiamo già parlato di questo regista qualche tempo fa per MOMMY, film uscito nel 2014 adorato dalla giuria di Cannes ma parecchio snobbato dalla maggior parte del pubblico. Xavier Dolan è canadese e a dir poco giovanissimo, ora ha 26 anni ed ha già scritto e diretto 5 lungometraggi dal 2009 ad ora. Una specie di bambino prodigio è il caso di dirlo.
Il film in questione “Tom at the farm” è un thriller-giallo-noir alla Hitchock piuttosto inquietante ma con un retrogusto romantico e dolce che non ti aspetti affatto. Mi piace tantissimo la sceneggiatura dei film di Dolan, i dialoghi sono essenziali e taglienti, tutta sostanza e poca forma.
READ: THE DECORATION OF HOUSES by Edith Warton & Ogden Godman
Forse il primo libro sull’interior design che sia stato mai scritto ed è quindi importante per chi fa questo lavoro conoscerlo.
La prima edizione è del 1897 (!) ed è stato scritto da un’americana, Edith Warton, che per chi non la conoscesse fu una scrittrice molto famosa e irriverente designer vissuta nella prima metà del 900, e dall’architetto Odgen Godman anche lui molto conosciuto in America per aver dato luce al profilo di Interior Decorator.
E’ un libro da avere in casa, da conoscere e sfogliare anche per chi di design ed interior non conosce nulla.
La pasticceria francese vera, diciamocelo, sta solo in Francia. Per quanto ci si ostini a chiamare i cornetti “croissant”, stiamo sempre parlando di cornetti e non di croissant.
Senza nulla togliere alla nostra pasticceria Italian style che ci regala grandissime soddisfazioni, a volte ammetto di avere delle voglie incontrollabili di quelle piccole tortine colorate, buonissime ed esteticamente bellissime – dettaglio che non guasta-, esposte nelle vetrine delle patisserie di Parigi. Quando mi prendono queste voglie fortunatamente ho qui a Roma un luogo perfetto dove andare a sfogarmi: Le Levain.
Ci sono tutti gli sfizi possibili per quanto riguarda i classici francesi: i macarons (si, non se li è inventati Ladurée), le tartes aux fruits , gli choux ripieni di chantilly con la colata di caramello…non vado avanti che è meglio. Ma non trovate solo i classici, ci sono anche delle rivisitazioni orginali di delizie salate e tutte italiane che fanno compagnia alla baguette croccante e profumata. Se poi siete in pausa pranzo da ufficio, allora siete ancora più fortunati perchè il lunch menu offre di tutto, dalle zuppe all’hamburger con pane rigorosamente home made. Insomma, perfortuna non ce l’ho dietro casa altrimenti #ciaomagre sarebbe l’hashtag 🙂