PIETRO FORNASETTI – LA FOLIE PRATIQUE
La rassegna presente al Museo delle Arti Decorative di Parigi dall’ 11 marzo al 14 giugno, in continuità con la Triennale di Milano, onora l’artista con oltre mille opere, tra oggetti decorativi e design d’arredo.
Pietro Fornasetti fu pittore, decoratore, designer, stampatore, collezionista, stilista, artigiano, gallerista e curatore, ma non lo racchiuderemo in nessuna di queste etichette che lui stesso detestava.
Fu “semplicemente” un vulcanico artista insaziabile che non pose alcun confine di sorta al suo lavoro e alla sua immaginazione: “Io voglio liberare la mia ispirazione dai confini del solito”.
Ed è proprio oltrepassando le distinzioni tra i mestieri e le convenzioni dei suoi tempi sull’ornamento che Fornasetti realizzò, con precisione artigianale, più di 13mila tra oggetti e decorazioni, un vero e proprio universo personale che delineò il suo stile inconfondibile.
Alla sua incessante produzione manuale affiancò una altrettanto fitta ricerca. Studiava e conosceva tutti gli artisti europei suoi contemporanei, collaborava con architetti come Giò Ponti e collezionava i collezionisti, arricchendo il suo bagaglio e la sua immaginazione.
Ritratto di Piero Fornasetti nella sua vasca di bagno privata decorata con il tema “Farfalle”.
Calendario ‘La follia pratica’ del 1947.
Fornasetti lavorò su tutti i tipi di materiale: carta, ceramica, vetro, cuoio, tessuti.
Foulard in seta “Obelischi” – 1939
Il Comò Palladiana – 1951 – Litografia su legno
Foulard di seta colorata ‘Uccelli’ – 1950
Collage di note, idee e schizzi sul tema del sole
Disegnato assieme a Gio Ponti, il trumeau ‘Architettura’ (litografia su legno, 1951)
Kristin Vestgard and her fairy tales Paintings
Non conoscevo questa pittrice norvegese, ho trovato i suoi dipinti nelle mie infinite ricerche nel magico mondo di Pinterest.
Kristin è nata nel 1976 in Norvegia dove vive e dipinge nel suo atelier. Nulla di più romantico. E romantici, ma forse melanconici piuttosto, sono anche i suoi quadri dai colori così delicati e quasi sfocati. Silenziosi.
I titoli dei dipinti mi hanno molto colpita: suggeriscono una storia, ma non dicono tutto.
Potete vedere tutti i suoi lavori qui.