Flower Power
Dalle passerelle agli interni, il tema floreale sembra essere tornato al centro dei trends delle prossime stagioni.
Utilizzato come stampa per i tessuti o come pattern per decorare oggetti, il fiore in (quasi!) tutte le sue declinazioni e colorazioni, rimane un classico pur subendo delle reinterpretazioni moderne e mai scontate, confermandosi un decoro sofisticato ed elegante.
Chiusa una porta, si apre…?
La porta è quell’elemento che ci permette di immaginare, ancor prima di vederlo, ciò che vi è nel luogo in cui stiamo per entrare. Quando ci troviamo di fronte a portali impegnativi – come quello che vedete in questa foto – così decorati ed elaborati, sembra di trovarsi di fronte a vere e proprie opere artistiche, che magari potrebbero esser state inspirate semplicemente dal ricamo di un abito…
I portoni e le porte possiamo dire che in qualche modo “proteggono” i luoghi e li separano gli uni dagli altri isolandoli, creando in ognuno di essi atmosfere ed ambienti differenti.
Che sia una casa, un castello, una villa, una stanza, un ristorante, un locale o un pub, la porta di qualsiasi posto ha una grande importanza poiché crea delle aspettative a chi sta per varcarne la soglia.
Alcune possono essere molto antiche, con forme e colori stravaganti che suggeriscono un’atmosfera magica ed insolita.
Altre invece possono essere estremamente rigorose e pulite nella forma, ma coloratissime facendo subito pensare ad un luogo giocoso ed allegro.
Poi ci sono quelle invece composte da materiali più complessi e ricchi, introducendo ad ambienti dal sapore più industriale e quindi certamente più essenziali.
Eating design by Marije Vogelzang
La bella ragazza che vedete nella foto è la food designer Marije Vogelzang o meglio – come lei stessa preferisce definirsi – ‘eating designer’ – del conosciuto Proef Restaurant che si trova ad Amsterdam ed anche lei è stata allieva della Design Academy di Eindhoven presso cui si è diplomata nel 2000.
Il suo approccio al cibo è sicuramente molto particolare e anche molto originale.
Secondo Marije definire “food designer” coloro che si occupano di cibo, è sbagliato. Il cibo infatti secondo lei è già perfettamente “disegnato” dalla natura stessa e quindi piuttosto si può affermare che il lavoro di creazione e quindi di design, abbia a che fare con il verbo “mangiare”.
Il suo processo creativo parte principalmente dall’origine autentica dei vari alimenti, dalla loro storia legata alla cultura del luogo da cui provengono e quindi alle varie preparazioni possibili.
Ecco quindi spiegato il perchè si considera prima di tutto una ‘eating designer’.
Dopo quasi dieci anni d’esperienza, la Vogelzang ha riassunto in una lista di otto punti le principali fonti d’ispirazione per chiunque sia appassionato al mondo dell’alimentazione e della cucina creativa. Questi punti possono essere utilizzati come un vero e proprio strumento, eccoli di seguito:
– i 5 sensi
– la natura
– la cultura
– la società
– la tecnica
– la psicologia
– la scienza
– l’azione
E’ vero che il cibo ha come destinazione lo stomaco principalmente, ma può anche attivare zone del cervello che riportano a galla forti ricordi ed emozioni. Importante, se non fondamentale, è perciò l’approccio che si ha con l’alimentazione essendo il suo ruolo assolutamente primario nella nostra quotidianità.