#MIALOVES OF THE WEEK
FOLLOW: ALESSANDRO MICHELE
Alessandro Michele per chi non lo conoscesse è lo stilista di Gucci che ultimamente ha letteralmente rivoluzionato il mood (e credo le vendite 🙂 ) del marchio. Questo è il suo profilo personale, dove raccoglie degli scatti a dir poco poetici, tutti con una “firma” inconfondibile che è quella dettata dalla selezione che i suoi occhi hanno su tutto ciò che lo circonda. Vale la pena averlo fra i profili da seguire perchè non ha a che fare nello specifico con la moda , ma anzi è come un diario di bellissime foto di spazi, luoghi e momenti assolutamente utili per qualsiasi tipo d’ispirazione creativa.
SEE: THE LOBSTER
So che questo film è già uscito da un pò ormai, ma secondo me come molti film belli, è stato decisamente trascurato. E’ talmente bello che dovrebbero vederlo tutti, anche i bambini. Forse per loro è un pò troppo forte, ma è davvero educativo. Descrive l’amore come qualcosa di primitivo e a cui non ci si può sottrarre pur volendolo evitare. Attori magnifici e sceneggiatura perfetta. Decisamente da vedere.
READ: CATCHING THE BIG FISH by David Lynch
« Le idee sono simili a pesci, se vuoi prendere un pesce piccolo puoi restare nell’acqua bassa. Se vuoi prendere il pesce grosso devi scendere in acque profonde ».
D.L.
In questo libro Lynch approfondisce i rapporti che intercorrono tra la sua arte e le sue esperienze di meditazione trascendentale.
Sono una vera fan di David e sono sempre stata affascinata dalla pratica della meditazione, in particolare di quella trascendentale poiché non ha a che fare con religioni e percorsi lunghi di consapevolezza. E’ qualcosa che possono – e secondo Lynch dovrebbero – fare tutti. Devo ancora leggere questo libro, ma penso che per il nuovo anno possa essere nella mia lista dei buoni propositi da mettere in pratica.
Domenica pomeriggio avevo veramente voglia di uscire, dopo tutto quel tempo passato a casa fra parenti cibo e bimbi una boccata d’aria tutta per me, era necessaria. Ho chiamato un’amica e siamo andate a prendere un thé in un hotel di lusso qui a Roma nuovo di zecca, Palazzo Dama per l’appunto. E’ un palazzetto d’epoca sul lungotevere, molto discreto nel senso elegante del termine cioè non di quel lusso sfrontato ed eccessivo che proprio non sopporto. Il sapore degli arredi è molto americano, perciò tutto è molto comodo e curato nei dettagli. Non avrei usato le stesse stoffe e magari gli stessi colori, ma nel complesso l’effetto è davvero riuscito e per un aperitivo /cena o thé delle cinque è davvero perfetto. E poi seduta di fronte a me c’era Skin – si la cantante – che da brava english woman si beveva un bicchiere di vino bianco alle 4 di pomeriggio. Quindi si fanno anche degli incontri interessanti a Palazzo Dama 😉 , andateci!
Window dressings
Partendo da queste due foto che ritraggono alcuni spazi dell’appartamento newyorkese di Diana Vreeland – la più famosa fashion editor esistita e a mio avviso un personaggio unico, che negli anni ’50 avevo già lanciato le tendenze che oggi tornano e ritornano in ogni campo dal design alla moda, dalla fotografia all’arte contemporanea – mi ha colpito il fatto che finestre della sua casa siano praticamente vestite per quanto sontuose sono le tende!
E da qui la mia ricerca su come “vestire” le nostre di finestre, in modo sicuramente più sobrio 🙂 ma comunque stiloso.