LOVE YOUR FOOD
Chi ci conosce sa che che siamo napoletane e che ci piace il cibo buono, quello che si condivide e di cui si gode. Ma contrariamente a ciò che tutti i luoghi comuni vi/ci suggerirebbero, per amare e conoscere il buon cibo non è necessario essere napoletani o italiani. L’esempio perfetto per dimostrarvi questa teoria si chiama Jamie Oliver.
Ne avrete sicuramente sentito parlare o vi sarà capitato di vedere questo ragazzotto inglese sorridente e simpatico in televisione, fra un master-chef e l’altro, mentre con grande entusiasmo insegna come cucinare piatti invitantissimi e molto spesso davvero facili.
Jamie sin dall’inizio – già ad 8 anni cucinava – si è interessato alla cucina italiana ( di ottimi gusti il ragazzo ) iniziando il suo percorso da chef come apprendista di Antonio Carluccio dopo essersi diplomato in Catering al Westminster Kingsway College di Londra.
Poco dopo la BBC gli ha affidato un programma che ha letteralmente spopolato e da cui poi è nato il libro, bestseller: The naked chef. Ha cucinato persino per Tony Blair, per capirci.
Oliver è proprietario di vari ristoranti a Londra, Sidney e Dubai per citarne alcuni. Ma il progetto che ci ha davvero colpite di Jamie è quello che riguarda il Fifteen Restaurant.
Il Fifteen è un ristorante ‘non-profit’ che si trova nel quartiere di Islington a Londra, quartiere molto vivo. Un ristorante in cui si cucinano piatti da Jamie creati e in cui si cerca di portare in tavola i sapori di varie parti del mondo da lui “sintetizzate” e rielaborate. Fin qui un ristorante classico, direte. Infatti la particolarità del Fifteen non riguarda solo il cibo, ma piuttosto il personale.
Ogni anno il ristorante assume – si avete letto bene, assume – 18 persone con un età compresa fra i 18 ed i 25 anni per “addestrarli” a diventare degli ottimi chef attraverso un programma d’insegnamento molto efficace e gli viene trasmesso l’amore ed il rispetto per il cibo.
Il fatto di avere accesso al cibo di buona qualità, cibo reale e non direttamente proveniente dalle confezioni del supermercato unito alle basi per una cucina semplice ma salutare può letteralmente trasformare e migliorare lo stile di vita delle persone.
Di questo si occupa infatti la Food Foundation che lavora in Inghilterra, in America ed anche in Australia affinché si possa garantire a tutti, partendo dall’educazione nelle scuole eliminando il junk-food dalle loro tavole, una “salute pubblica” ed quindi una sana alimentazione. Nel nostro paese la cultura del cibo è importantissima e sono poche le persone che non hanno un’educazione alimentare o che sono cresciute con un’alimentazione sbagliata, mentre in paese come quelli di cui si occupa la Food Foundation non è assolutamente questa la normalità e potete immaginare le conseguenze disastrose nella vita quotidiana delle persone che sviluppano poi disturbi alimentari e malattie come l’obesità.
C’è un modo per sostenere il progetto di Jamie Oliver donando qualcosa qui e per saperne di più su Jamie ed i suoi progetti (o i suoi ristoranti) potete dare uno sguardo qui.